Siamo partiti presto, in auto suona la radio anni 80 da cui " shazammo" una canzone dopo l'altra. Adoro lo stile delle canzoni anni 80, così coinvolgente, avete presente? Ma sto divagando.
Prendiamo l'autostrada Palmanova-Tarvisio e dopo un'oretta usciamo a Osoppo, diretti ad Alesso dove prendiamo un caffè nel bar del centro e chiediamo indicazioni per raggiungere le cascate. La gentile signorina ci indica la strada percorribile a piedi. Il paese è deserto ed è difficile non sentirsi un estraneo approdato in un territorio ben custodito, tutto è diverso, l'aria è più fredda e non sa di sale, ma di alberi e terra.
Il silenzio che ci avvolge è il regalo più grande accompagnato solo da un leggero sciabordio d'acqua che si fa più intenso mano a mano che ci avviciniamo al torrente. Il suolo è ricoperto di foglie marroni, arancio e gli alberi si stagliano contro un cielo azzurro pastello. È una giornata splendida.
Questa atmosfera mi riporta ai ricordi d'infanzia, dove la gita in montagna si faceva di domenica ed era un momento prezioso di condivisione e insegnamento, dove si imparava il rispetto per la natura e in particolare per la montagna, dove si mangiava un panino seduti sull'erba e ci si inebriava dei profumo del bosco. Si imparava a stare attenti a dove mettere i piedi e a non lasciare nessuno indietro.
Il percorso per le cascate procede su delle rocce, facilmente scalabili e da cui si apre una bellissima visuale panoramica. L'acqua è di un verde smeraldo incredibilmente bello, ti lascio una foto senza filtri.
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Torrente Palar |
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Foto by Paola Iervolino |
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